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Tonalità maggiori

Guida completa alle scale, le armature e il senso musicale delle note

Perché esistono le tonalità?


Quando inizi a studiare musica, una delle prime domande che ti viene da fare è: “Ma non possiamo suonare tutto con le note naturali? Perché dobbiamo mettere questi diesis e bemolle? Non si complica tutto?”

Domanda giustissima.
E la risposta è semplice: la musica ha bisogno di ordine, bellezza e varietà.

Immagina che le note siano i colori


Abbiamo 7 note naturali: Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si.
Sono come sette colori base. Con questi puoi già creare melodie bellissime.
Ma se vuoi esprimere di più — una sfumatura, una tensione, una dolcezza — hai bisogno di nuovi colori.

E così arrivano i diesis (♯) e i bemolle (♭):

  • Il diesis alza una nota: la rende più “accesa”
  • Il bemolle abbassa una nota: la rende più “morbida”

Ma non è solo una questione di colori… è logica!


Come prima cosa, è bene fare una netta distinzione tra le due macro aree delle tonalità: tonalità maggiori e tonalità minori.

Le tonalità maggiori sono costruite sulla scala maggiore, la cui successione di intervalli è:
Tono - Tono - Semitono - Tono - Tono - Tono - Semitono.

Le tonalità minori invece sono costruite sulla scala minore, la cui successione di intervalli è:
Tono - Semitono - Tono - Tono - Semitono - Tono - Tono.

In questo capitolo ci concentreremo sulle tonalità maggiori.

La scala di Do maggiore (Do – Re – Mi – Fa – Sol – La – Si – Do) funziona senza alterazioni. Perché? Perché, partendo dalla tonica do, vedremo che la sequenza di toni e i semitoni cade esattamente su tutte note naturali.

Ma se vuoi partire da un’altra nota — ad esempio da Sol — e mantenere la stessa forma della scala maggiore, non ti bastano le note naturali.

Esempio:

Sol – La – Si – DO – RE – MI – FA – Sol → suona sbagliato
Sol – La – Si – DO – RE – MI – Fa♯ – Sol → suona giusto

Ecco perché servono le tonalità


Ogni volta che parti da una nota diversa da Do, per avere una scala maggiore ben costruita devi correggere alcune note. Queste modifiche — i diesis o i bemolle — definiscono una nuova tonalità.

Una tonalità è:

  • il nome della nota di partenza (la tonica)
  • più la forma della scala maggiore

Le tonalità sono come mappe


Pensa alla tonalità come a una mappa musicale, con strade ben tracciate.
Le alterazioni sono come segnali stradali: se non li segui, ti perdi.

La tonalità serve per:

  • far funzionare la scala
  • dare un punto di partenza e di arrivo
  • sapere quali note usare
  • creare un clima, un’emozione, una coerenza

La tonica: la casa della musica


La tonica è la nota più importante. È da lì che tutto parte, ed è lì che tutto torna.
Anche se la melodia va lontano, gira, cambia… prima o poi torna a casa.

Quando ascolti un brano, la sensazione di “arrivo” o di “riposo” è sempre legata alla tonica.

Come si costruisce una tonalità


Costruire una tonalità vuol dire:

  • scegliere una nota di partenza (la tonica)
  • usare una scala maggiore, con toni e semitoni messi nell’ordine giusto

Per mantenere quell’ordine, dovrai cambiare alcune note con dei diesis o dei bemolle.
Ecco perché ogni tonalità ha la sua armatura.

L’armatura di chiave


Scrivere ♯ e ♭ ogni volta sarebbe faticoso.
Per questo, si scrivono all’inizio dello spartito, subito dopo la chiave musicale.
Questa parte si chiama armatura di chiave.

Ti dice:

  • “In questo brano, tutti i Fa saranno Fa♯”
  • “Tutti i Si saranno Si♭”
  • “Non preoccuparti, te lo ricordo io all’inizio del rigo!”

È come una firma: ti orienta subito e ti dice in quale tonalità sei.

L’ordine dei diesis


I diesis non si mettono a caso.
C’è un ordine fisso da imparare a memoria:
fa – do – sol – re – la – mi – si


   

  1 diesis → fa

    
  2 diesis → fa, do

    
  3 diesis → fa, do, sol

    
  4 diesis → fa, do, sol, re

    
  5 diesis → fa, do, sol, re, la

    
  6 diesis → fa, do, sol, re, la, mi

    
  7 diesis → fa, do, sol, re, la, mi, si

L’ordine dei bemolle


Anche i bemolle seguono un ordine fisso:
si – mi – la – re – sol – do – fa

     
  1 bemolle → si

    
  2 bemolle → si, mi

    
  3 bemolle → si, mi, la 

    
  4 bemolle → si, mi, la, re

    
  5 bemolle → si, mi, la, re, sol

    
  6 bemolle → si, mi, la, re, sol, do

    
  7 bemolle → si, mi, la, re, sol, do, fa

Perché è così importante impararli?


Perché quando leggi uno spartito, non c’è tempo di pensarci troppo.
Devi sapere al volo:

  • quante alterazioni ci sono
  • quali sono
  • e in che tonalità ti trovi

Esempi concreti (che devi conoscere bene)


Con i diesis
  • 1 diesis (fa) → Sol maggiore
  • 2 diesis (fa, do) → Re maggiore
  • 3 diesis → La maggiore
  • 4 diesis → Mi maggiore
  • 5 diesis → Si maggiore
  • 6 diesis → Fa♯ maggiore
  • 7 diesis → Do♯ maggiore
Con i bemolle
  • 1 bemolle (si) → Fa maggiore
  • 2 bemolle (si, mi) → Si♭ maggiore
  • 3 bemolle → Mi♭ maggiore
  • 4 bemolle → La♭ maggiore
  • 5 bemolle → Re♭ maggiore
  • 6 bemolle → Sol♭ maggiore
  • 7 bemolle → Do♭ maggiore

Cosa devi fare


  • Impara bene l’ordine dei diesis: fa – do – sol – re – la – mi – si
  • Impara bene l’ordine dei bemolle: si – mi – la – re – sol – do – fa
  • Collega ogni armatura alla sua tonalità maggiore in automatico.

Non ti devi fermare a pensare ogni volta: deve diventare un riflesso immediato.

Il circolo delle quinte


Il circolo delle quinte è una mappa musicale a forma di cerchio, che organizza in maniera ordinata le tonalità musicali, mostrando visivamente le loro relazioni e le alterazioni (diesis e bemolle) presenti in ciascuna di esse.

Serve per:

  • capire le relazioni tra le tonalità
  • visualizzare le tonalità come una mappa logica
  • imparare a modulare con naturalezza
  • ricordare le alterazioni a colpo d’occhio

Domande frequenti sulla tonalità


Cos’è una tonalità in musica?

È un insieme di note costruito su una scala maggiore o minore che parte da una tonica e ha una precisa armatura di chiave.

A cosa serve l’armatura?

A indicare le alterazioni fisse del brano: quali note vanno suonate alterate.

Cosa indica la tonica?

Il centro musicale: la nota di partenza e di arrivo, il cuore emotivo del brano.

Cos’è il circolo delle quinte?

Una mappa circolare che mostra le relazioni tra le tonalità, utile per ricordare alterazioni e modulazioni.

Perché devo imparare l’ordine di diesis e bemolle?

Per riconoscere subito la tonalità in uno spartito, senza calcolarla ogni volta.

La musica è un linguaggio

E come tale può essere imparata, vissuta, condivisa.


La Scuola e Accademia di Musica Cluster è attiva a Milano dal 1999 ed è oggi un punto di riferimento per chi vive la musica come linguaggio, condivisione e spazio di espressione.

Con i percorsi Base, Preaccademico e Accademico, accoglie studenti con esigenze, età e obiettivi differenti, in un contesto solido e partecipato, animato da una community viva e appassionata.

I corsi coprono un’ampia varietà di strumenti, generi e approcci attraverso lezioni individuali alle quali si affiancano corsi complementari collettivi che ampliano l’esperienza musicale e nutrono la dimensione collettiva.

FAQ

Cos'è Cluster?

La Scuola e Accademia di Musica Cluster è attiva a Milano dal 1999 ed è oggi un punto di riferimento per chi vive la musica come linguaggio, condivisione e spazio di espressione.

Con i percorsi Base, Preaccademico e Accademico, accoglie studenti con esigenze, età e obiettivi differenti, in un contesto solido e partecipato, animato da una community viva e appassionata.

I corsi coprono un’ampia varietà di strumenti, generi e approcci attraverso lezioni individuali alle quali si affiancano corsi complementari collettivi che ampliano l’esperienza musicale e nutrono la dimensione collettiva.

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Assolutamente sì. Il Percorso Tradizionale è aperto a tutti e i corsi sono divisi per livello (Initial - Base - Intermedio - Avanzato)

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Al termine di ogni anno formativo o di un percorso specifico, è possibile richiedere un attestato di frequenza.


Si tratta di un documento ufficiale della Scuola di Musica Cluster che riporta:
– il tipo di corso frequentato,
– il nome dell’insegnante,
– il numero complessivo di ore,
– il periodo di svolgimento.
L’attestato è utile per documentare il proprio percorso musicale, anche in ambito scolastico o professionale.