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Tagli addizionali

Guida completa alle note fuori dal pentagramma

Che cosa sono i tagli addizionali?


I tagli addizionali sono delle piccole linee orizzontali che si aggiungono sopra o sotto il pentagramma quando una nota va oltre i suoi limiti.
Ogni taglio è come un’estensione: una riga immaginaria in più, disegnata solo dove serve.

In pratica, quando le note sono troppo alte o troppo basse per stare nelle cinque righe del sistema, si aggiunge una mini-riga per poterle scrivere senza cambiare chiave.

A cosa servono?


Servono a:

  • Rappresentare le note più estreme in altezza
  • Mantenere la notazione coerente, senza dover cambiare chiave ogni volta
  • Evitare ambiguità, mostrando chiaramente ogni nota anche fuori dal pentagramma

Come funzionano?


Ogni taglio addizionale si comporta come le righe del pentagramma:

  • Una nota può stare su un taglio, tra due tagli, o sopra/sotto uno spazio
  • Ogni riga e spazio successivo rappresenta una nota consecutiva della scala

Esempio tipico:
Il DO centrale (Do3) si scrive con un taglio addizionale al centro della nota, tra la chiave di violino e quella di basso.

Spiegazione semplice


Immagina che il pentagramma sia un palcoscenico a cinque gradini.
Se una nota è troppo alta… deve salire su uno sgabello (taglio sopra).
Se è troppo bassa… scende nel seminterrato (taglio sotto).

I tagli addizionali sono questi sgabelli e scalini extra che permettono a tutte le note di esistere sulla scena, anche fuori dal palco.

Quando si usano?


  • Nel pianoforte, dove la gamma va molto oltre le cinque righe
  • Nella voce, soprattutto soprani e bassi
  • Negli archi e nei fiati, quando si raggiungono note molto acute o gravi
  • Quando si vuole evitare di cambiare chiave, ma comunque leggere con precisione

Lettura dei tagli: attenzione!


I tagli addizionali possono confondere, soprattutto per chi sta imparando.
Il rischio è contare male le linee o perdere il riferimento della chiave.

Per questo:

  • Conviene imparare le posizioni a memoria visiva
  • Esercitarsi con lettura quotidiana di note fuori pentagramma
  • Usare sempre il Do centrale come punto di riferimento

Esempi pratici


  • Chiave di violino: il SOL sopra il pentagramma ha un taglio addizionale sotto la nota
  • Chiave di basso: il FA sotto il pentagramma ha due tagli addizionali sotto la nota
  • Il DO centrale è la nota condivisa tra chiave di violino e chiave di basso: si scrive con un solo taglio addizionale, in mezzo alla nota

Domande frequenti sui tagli addizionali


Cosa sono i tagli addizionali?

Sono piccole linee orizzontali che estendono il pentagramma quando le note sono troppo alte o basse per essere scritte sulle cinque righe standard.

Quando si usano?

Ogni volta che una nota supera i limiti del pentagramma. Si usano per evitare cambi di chiave e rendere la scrittura più pratica.

Quanti tagli posso usare?

Teoricamente infiniti. Ma più ce ne sono, più la lettura diventa difficile: meglio cambiare chiave se i tagli sono troppi.

Sono usati anche per le pause?

No, i tagli addizionali si usano solo per le note, non per i silenzi.

La musica è un linguaggio

E come tale può essere imparata, vissuta, condivisa.


La Scuola e Accademia di Musica Cluster è attiva a Milano dal 1999 ed è oggi un punto di riferimento per chi vive la musica come linguaggio, condivisione e spazio di espressione.

Con i percorsi Base, Preaccademico e Accademico, accoglie studenti con esigenze, età e obiettivi differenti, in un contesto solido e partecipato, animato da una community viva e appassionata.

I corsi coprono un’ampia varietà di strumenti, generi e approcci attraverso lezioni individuali alle quali si affiancano corsi complementari collettivi che ampliano l’esperienza musicale e nutrono la dimensione collettiva.

FAQ

Cos'è Cluster?

La Scuola e Accademia di Musica Cluster è attiva a Milano dal 1999 ed è oggi un punto di riferimento per chi vive la musica come linguaggio, condivisione e spazio di espressione.

Con i percorsi Base, Preaccademico e Accademico, accoglie studenti con esigenze, età e obiettivi differenti, in un contesto solido e partecipato, animato da una community viva e appassionata.

I corsi coprono un’ampia varietà di strumenti, generi e approcci attraverso lezioni individuali alle quali si affiancano corsi complementari collettivi che ampliano l’esperienza musicale e nutrono la dimensione collettiva.

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Si tratta di un documento ufficiale della Scuola di Musica Cluster che riporta:
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L’attestato è utile per documentare il proprio percorso musicale, anche in ambito scolastico o professionale.