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Pause

Guida completa al silenzio che dà ritmo

Che cosa sono le pause in musica?


In musica, non si suona sempre. E non è solo questione di fiato o di tecnica. Il silenzio ha un ruolo fondamentale: è parte attiva della composizione, della frase, dell’espressione.
Ogni figura ritmica ha la sua controparte silenziosa, chiamata pausa.

Una pausa non è vuoto. È respiro. È attesa. È equilibrio.

Le pause sono simboli grafici che indicano per quanto tempo il suono si ferma.
E, proprio come le note, ogni pausa ha una durata precisa.

Le pause una per una


Ecco l’elenco delle principali pause musicali, in ordine dalla più lunga alla più breve:

Durata Nome della pausa Simbolo e descrizione
Intero (4/4) Pausa di semibreve Rettangolo sotto la quarta linea del pentagramma
Metà (2/4) Pausa di minima Rettangolo sopra la terza linea
Quarto (1/4) Pausa di semiminima Piccolo zig-zag verticale
Ottavo (1/8) Pausa di croma Piccola barra con una coda
Sedicesimo (1/16) Pausa di semicroma Come la croma, ma con due code
Trentaduesimo (1/32) Pausa di biscroma Come la croma, ma con tre code

Ogni coda in più nella pausa corrisponde a una divisione ritmica sempre più breve.
Proprio come per le note.

A cosa servono le pause?


Le pause non servono solo a stare zitti. Servono a:

  • Creare ritmo e respiro
  • Dare senso alla frase musicale
  • Mettere in rilievo ciò che viene prima e dopo
  • Far salire la tensione o creare uno spazio di sospensione
  • Separare le sezioni, marcare gli accenti, dare un “peso”

In molte musiche, una pausa vale quanto una nota ben suonata. A volte anche di più.

Come si leggono le pause?


Le pause si leggono e si contano, proprio come le note.

Esempi:

  • In 4/4, una pausa di semibreve copre l’intera battuta
  • In 2/4, una pausa di minima occupa tutta la misura
  • Due pause di croma valgono quanto una pausa di semiminima

Allenarsi a leggere le pause è uno dei passaggi più importanti per avere una buona precisione ritmica.

Spiegazione semplice


Le pause sono come virgole, punti e sospensioni nel linguaggio musicale.
Non si canta o si suona “sempre”. Si fraseggia, si respira, si aspetta.
Una pausa ben scelta può dire:
Attenzione.
Ora cambia tutto.
Ecco il momento più delicato.

Senza le pause, la musica non respira. E senza respiro, non comunica.

Domande frequenti sulle pause musicali


Che cos’è una pausa in musica?

È un segno che indica un momento di silenzio di durata precisa. Come le note, ma senza suono.

Quante pause esistono?

Tante quante le figure musicali: semibreve, minima, semiminima, croma, semicroma, biscroma…

A cosa servono le pause?

A creare respiro, ritmo, attesa, separazione, equilibrio. Sono parte essenziale della scrittura musicale.

Le pause contano come le note?

Sì. Vanno contate e rispettate esattamente, anche se non si suona nulla.

Le pause cambiano a seconda del tempo?

La durata relativa sì. Una pausa di croma dura di meno in un tempo lento e di più in un tempo veloce.

La musica è un linguaggio

E come tale può essere imparata, vissuta, condivisa.


La Scuola e Accademia di Musica Cluster è attiva a Milano dal 1999 ed è oggi un punto di riferimento per chi vive la musica come linguaggio, condivisione e spazio di espressione.

Con i percorsi Base, Preaccademico e Accademico, accoglie studenti con esigenze, età e obiettivi differenti, in un contesto solido e partecipato, animato da una community viva e appassionata.

I corsi coprono un’ampia varietà di strumenti, generi e approcci attraverso lezioni individuali alle quali si affiancano corsi complementari collettivi che ampliano l’esperienza musicale e nutrono la dimensione collettiva.

FAQ

Cos'è Cluster?

La Scuola e Accademia di Musica Cluster è attiva a Milano dal 1999 ed è oggi un punto di riferimento per chi vive la musica come linguaggio, condivisione e spazio di espressione.

Con i percorsi Base, Preaccademico e Accademico, accoglie studenti con esigenze, età e obiettivi differenti, in un contesto solido e partecipato, animato da una community viva e appassionata.

I corsi coprono un’ampia varietà di strumenti, generi e approcci attraverso lezioni individuali alle quali si affiancano corsi complementari collettivi che ampliano l’esperienza musicale e nutrono la dimensione collettiva.

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Sono principiante e non ho mai studiato musica. Posso frequentare i vostri corsi?

Assolutamente sì. Il Percorso Tradizionale è aperto a tutti e i corsi sono divisi per livello (Initial - Base - Intermedio - Avanzato)

La scuola offre certificazioni?

Al termine di ogni anno formativo o di un percorso specifico, è possibile richiedere un attestato di frequenza.


Si tratta di un documento ufficiale della Scuola di Musica Cluster che riporta:
– il tipo di corso frequentato,
– il nome dell’insegnante,
– il numero complessivo di ore,
– il periodo di svolgimento.
L’attestato è utile per documentare il proprio percorso musicale, anche in ambito scolastico o professionale.