Che cos’è la durata?
La durata è il tempo durante il quale un suono si prolunga.
È uno dei quattro parametri fondamentali del suono, insieme ad altezza, intensità e timbro.
In musica, non basta sapere che suono fare: bisogna sapere anche per quanto tempo.
La durata organizza i suoni nel tempo, dà ritmo, respiro, struttura.
Senza la durata, la musica non cammina.
Non racconta.
Non esiste.
Come funziona la durata?
Ogni suono ha un inizio, un momento in cui si sviluppa e una fine.
La durata è ciò che separa un suono dal successivo.
È l’intervallo temporale in cui un suono vive.
In notazione musicale, la durata si rappresenta con valori musicali:
- Semibreve → suono lungo, stabile, pieno
- Minima
- Semiminima
- Croma
- Semicroma
…e così via, fino a valori piccolissimi.
Attenzione:
Non indicano secondi. Ogni valore è relativo al tempo del brano. È proporzione, non cronometro.
Durata e tempo
La durata dipende dal tempo.
Nel tempo lento, anche una croma può sembrare lunga.
In un tempo veloce, persino una semibreve può sfuggire via.
Il tempo è il battito generale.
La durata è il valore interno che ogni suono assume dentro quel tempo.
Una croma nel jazz veloce non è la stessa croma in un adagio di Bach.
Perché è importante conoscerla?
Conoscere la durata è fondamentale per:
- Leggere e scrivere correttamente la musica
- Suonare insieme agli altri senza perdersi
- Dare espressione a ogni frase
- Costruire ritmo e consapevolezza
La musica è tempo che prende forma.
E la durata è la forma che il tempo prende.
Un esempio concreto
Canta “Fra Martino”.
Le prime quattro note (“Fra – Mar – ti – no”) sono brevi e regolari.
Poi le note si allungano (“do – rmi – tu –”), creano attesa.
Infine, il “do...” finale si distende: chiude.
Stesse note, ma se cambi la durata, cambia tutto.
E le pause?
Anche il silenzio ha una durata.
In musica, le pause sono importanti quanto le note:
servono per respirare, scandire, creare tensione o rilassamento.
Anche le pause hanno i loro valori musicali (pausa di semibreve, di minima, ecc.), e vanno rispettate con la stessa attenzione.
Da non confondere con…
- Tempo → la velocità del brano (allegro, lento, moderato…)
- Ritmo → la combinazione di durate, il disegno sonoro che si muove nel tempo
- Battuta → l’unità regolare che organizza le durate all’interno del pentagramma
La durata è la base su cui tempo, ritmo e battuta si costruiscono.
È la misura di ogni passo musicale.
Domande frequenti sulla durata
Cos’è la durata in musica?
È il tempo durante il quale un suono rimane attivo, prima di lasciare spazio al successivo.
Come viene rappresentata?
Attraverso valori musicali (semibreve, minima, croma…) che indicano proporzioni, non secondi.
Le pause hanno durata?
Sì, assolutamente. Ogni pausa ha un valore preciso e deve essere rispettata come una nota.
Quanto dipende dal tempo?
Totalmente. Una stessa nota può essere lunga o corta, a seconda della velocità del brano.
È la stessa cosa del ritmo?
No: la durata è la materia prima. Il ritmo nasce dalla combinazione di più durate.
La musica è un linguaggio
E come tale può essere imparata, vissuta, condivisa.
La Scuola e Accademia di Musica Cluster è attiva a Milano dal 1999 ed è oggi un punto di riferimento per chi vive la musica come linguaggio, condivisione e spazio di espressione.
Con i percorsi Base, Preaccademico e Accademico, accoglie studenti con esigenze, età e obiettivi differenti, in un contesto solido e partecipato, animato da una community viva e appassionata.
I corsi coprono un’ampia varietà di strumenti, generi e approcci attraverso lezioni individuali alle quali si affiancano corsi complementari collettivi che ampliano l’esperienza musicale e nutrono la dimensione collettiva.
FAQ
La Scuola e Accademia di Musica Cluster è attiva a Milano dal 1999 ed è oggi un punto di riferimento per chi vive la musica come linguaggio, condivisione e spazio di espressione.
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