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Agogica e Rubato

Guida completa alla libertà del tempo musicale

Che cos’è l’agogica in musica?


L’agogica è il respiro del tempo musicale.
Non è metronomo, non è rigidità, non è matematica. È l’insieme delle variazioni espressive del tempo che l’interprete può applicare per dare voce alla musica.

Attraverso l’agogica, il tempo può:

  • accelerare (stringendo)
  • rallentare (rallentando, ritardando)
  • fermarsi per un istante (ritenuto)
  • ondeggiare con libertà (rubato)

Non cambia la struttura del brano, ma ne cambia completamente l’effetto emotivo.
L’agogica è ciò che rende una frase musicale viva, umana, diversa ogni volta.

Cos’è il rubato?


Rubato significa letteralmente “rubato” al tempo.
È un piccolo furto – e una restituzione.
Anticipi una nota. Ritardi un’altra. Ma il tempo complessivo rimane intatto.

È come parlare con intensità:
ti fermi, sottolinei, lasci sospeso… poi riprendi.

I due tipi principali di rubato:

  • Melodico: la melodia si muove liberamente sull’accompagnamento, come se fluttuasse sopra di esso
  • Ritmico: l’intero brano si dilata e si stringe, come un respiro collettivo

Agogica nella musica pop


Anche nel pop l’agogica c’è. Non sempre la si nomina, ma si sente.
È spontanea, spesso istintiva. È il modo in cui un artista vive una frase.

Voce e interpretazione
Un cantante ritarda una parola, tiene una nota un po’ di più, accelera un inciso.
Tutto questo è agogica. È rubato vocale. È emozione.

Produzione e band
Negli arrangiamenti pop o elettronici, gli strumenti possono rallentare in un bridge, accelerare in un ritornello.
Dal vivo, la band si muove insieme: il batterista stringe, il chitarrista sospende.

Dietro le quinte
Anche se non si parla di ritenuto o rubato, l’agogica vive nelle prove:
“Qui rallenta.”
“Lì prenditi un attimo.”
“Fermati un secondo prima di entrare.”
È agogica, detta con parole semplici.

Con parole semplici


Pensa alla musica come a un respiro.

L’agogica è quando respiri più lentamente o più velocemente, secondo quello che senti.

Il rubato è quando ti prendi un attimo in più… poi lo restituisci. Come in poesia:
“Amo… rallento… guardo… riprendo.”

Senza agogica, la musica è precisa.
Con l’agogica, diventa umana.

Quando si usa l’agogica


  • Nella musica romantica, il rubato è quasi obbligatorio (Chopin, Liszt, Schumann)
  • In Mozart e Bach, è più discreto, ma essenziale per il fraseggio
  • Nel jazz, emerge nelle intro lente, nelle ballad, nei soli liberi
  • Nel pop, è ovunque: nella voce, nei finali rallentati, nei ponti sospesi

Ogni grande interprete, anche inconsapevolmente, usa l’agogica per raccontare.

Agogica scritta e non scritta


Alcuni rallentandi, ritenuti o accelerandi sono scritti nello spartito.
Ma la maggior parte dell’agogica non si scrive.

Si intuisce.
Si sente.
È lasciata all’interprete.

Ed è lì che nasce l’arte:
tra ciò che c’è scritto e ciò che sai ascoltare dentro.

Domande frequenti su agogica e rubato


Cos’è l’agogica in musica?

È l’insieme delle variazioni espressive del tempo: rallentare, accelerare, fermarsi. Serve per rendere la musica viva, umana, interpretata.

Che differenza c’è tra agogica e rubato?

L’agogica è il principio generale. Il rubato è una sua forma precisa: si “ruba” tempo per poi restituirlo, dando enfasi a una frase.

Si usa anche nella musica pop?

Sì. Anche se non si chiama così, la voce pop è piena di rubato, di sospensioni, di respiro. È agogica pura.

L’agogica è sempre scritta sullo spartito?

No. Molto spesso è lasciata alla sensibilità dell’interprete. È ciò che distingue chi suona bene da chi racconta con la musica.

La musica è un linguaggio

E come tale può essere imparata, vissuta, condivisa.


La Scuola e Accademia di Musica Cluster è attiva a Milano dal 1999 ed è oggi un punto di riferimento per chi vive la musica come linguaggio, condivisione e spazio di espressione.

Con i percorsi Base, Preaccademico e Accademico, accoglie studenti con esigenze, età e obiettivi differenti, in un contesto solido e partecipato, animato da una community viva e appassionata.

I corsi coprono un’ampia varietà di strumenti, generi e approcci attraverso lezioni individuali alle quali si affiancano corsi complementari collettivi che ampliano l’esperienza musicale e nutrono la dimensione collettiva.

FAQ

Cos'è Cluster?

La Scuola e Accademia di Musica Cluster è attiva a Milano dal 1999 ed è oggi un punto di riferimento per chi vive la musica come linguaggio, condivisione e spazio di espressione.

Con i percorsi Base, Preaccademico e Accademico, accoglie studenti con esigenze, età e obiettivi differenti, in un contesto solido e partecipato, animato da una community viva e appassionata.

I corsi coprono un’ampia varietà di strumenti, generi e approcci attraverso lezioni individuali alle quali si affiancano corsi complementari collettivi che ampliano l’esperienza musicale e nutrono la dimensione collettiva.

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Al termine di ogni anno formativo o di un percorso specifico, è possibile richiedere un attestato di frequenza.


Si tratta di un documento ufficiale della Scuola di Musica Cluster che riporta:
– il tipo di corso frequentato,
– il nome dell’insegnante,
– il numero complessivo di ore,
– il periodo di svolgimento.
L’attestato è utile per documentare il proprio percorso musicale, anche in ambito scolastico o professionale.