Cos’è un accordo?
Un accordo è un gruppo di note che suonano insieme.
In un brano musicale, gli accordi sono le fondamenta su cui si costruisce tutto il resto.
Sono i punti di arrivo e di partenza, che danno forma a tutto.
Un accordo non è solo un suono.
È un messaggio emotivo.
Come si forma un accordo?
Triadi
Gli accordi più semplici sono quelli costruiti su triadi.
Una triade è un accordo composto da tre note:
- La nota fondamentale, che dà il nome all'accordo
- La terza, che determina se l’accordo è maggiore o minore
- La quinta, che completa la triade
Esempi:
- DO maggiore (C): DO (fondamentale), MI (terza maggiore), SOL (quinta giusta)
- DO minore (Cmin): DO (fondamentale), MI♭ (terza minore), SOL (quinta giusta)
Quadriadi
Gli accordi a quattro suoni invece, si chiamano quadriadi, ovvero accordi formati da quattro note e sono strutturati come segue:
- Nota fondamentale → dà il nome all’accordo
- Terza → determina se l’accordo è maggiore o minore
- Quinta → completa la struttura triade
- Settima → a seconda dei casi può aggiongere tensione, riposo e colore all’accordo
Esempi:
- DO maggiore settima (CMaj7): DO (fondamentale), MI (terza maggiore), SOL (quinta giusta), SI (settima maggiore)
- DO minore settima (Cmin7): DO (fondamentale), MI♭ (terza minore), SOL (quinta giusta), Sib (settima minore)
Accordi e funzione musicale
Ogni accordo ha una funzione specifica all’interno della musica.
- Accordo di tonica (I°) → è l'accordo di riposo. È il centro tonale, dove la musica sembra tornare a casa.
- Accordo di dominante (V°) → è l'accordo che crea tensione e vuole risolvere.
- Accordo di sottodominante (IV°) → è un punto intermedio, che prepara il ritorno al tonale.
Gli accordi si alternano per dare dinamismo alla musica e guidare l’ascoltatore in un viaggio.
Accordi ed emozioni
Ogni volta che eseguiamo un accordo, stiamo parlando con la musica.
Gli accordi creano stati d’animo, raccontano storie e parlano direttamente alle emozioni dell’ascoltatore.
- Un accordo maggiore suona luminoso, forte, soddisfacente.
- Un accordo minore suona introspettivo, profondo, talvolta malinconico.
- Un Do Maggiore settima (CMaj7) suona come una carezza.
- Un Do Settima (C7) come una domanda che vuole risposta.
La musica popolare e il jazz usano gli accordi per parlare direttamente alle emozioni dell’ascoltatore.
L’importanza dei silenzi tra gli accordi
Non è solo la nota che suoni che conta. È anche quella che non suoni.
Quando un accordo termina, il silenzio che segue è altrettanto importante.
Permette di respirare prima di passare al successivo.
L’intervallo tra gli accordi è il luogo in cui l’emozione può sospendersi e prendere forza.
Un accordo non è solo un suono.
È una sensazione che si sviluppa nel tempo.
Errori comuni
Pensare che un accordo sia solo una combinazione di note casuali
Ogni accordo ha una funzione musicale e emotiva.
È come una parola: ha significato solo se inserita in un contesto, in un “discorso musicale”.
Non sentire la funzione emotiva degli accordi
Gli accordi non sono solo suoni, sono colori, emozioni.
Il segreto è sentirli, non solo eseguirli.
Non ascoltare il movimento armonico
Gli accordi non sono disgiunti. Ogni passaggio armonico è un passaggio di stato emotivo.
Non percepire la pausa tra gli accordi
Ogni passaggio ha bisogno di respiro. Ignorare il silenzio è un errore musicale ed espressivo.
Ignorare la relazione tra accordi e ritmo
Un accordo ha anche una posizione ritmica, non è solo “dove finisce la battuta”.
Trattare gli accordi come rigidi e immutabili
Gli accordi sono vivi e flessibili. Possono essere arricchiti, estesi, variati.
Tipologie più comuni di accordi e loro caratteristiche
1. Accordi maggiori
• Do maggiore (C)
DO – MI – SOL
Luminoso, stabile, soddisfacente
• Do maggiore settima (CMaj7)
DO – MI – SOL – SI
Soave, sognante, con una risonanza dolce
2. Accordi minori
• Do minore (Cmin)
DO – MI♭ – SOL
Malinconico, riflessivo
• Do minore settima (Cmin7)
DO – MI♭ – SOL – SI♭
Ancora più profondo, morbido e da un senso di movimento
• Do minore maggiore settima (Cmin(Maj7))
DO – MI♭ – SOL – SI
Dal carattere sospeso, malinconico e raffinato
3. Accordi diminuiti e semidiminuiti
• Triade di Do diminuito (C°)
DO – MI♭ – SOL♭
Instabile, inquieto
• Do semidiminuito (CØ oppure Cmin7b5)
DO – MI♭ – SOL♭ – SI♭
Mistero, suspense
• La diminuito (A°7 o Adim7)
A – C – E♭ – G♭
Drammaticità, tensione
Accordi aumentati
• Do aumentato (Caug)
DO – MI – SOL♯
Ambizioso, eccitato, brillante
• Do maggiore settima diesis 5 (CMaj7#5)
DO – MI – SOL♯ – SI
Ambizioso, eccitato, brillante
5. Altre tipologie comuni di accordi: Accordi di nona, sesta e sus
• Do nona (C9)
DO – MI – SOL – SI♭ – RE
Ricco, sospeso
• Do sesta (C6)
DO – MI – SOL – LA
Morbido, aperto, con una lieve attesa
6. Accordi Sus (Suspended)
• Do sus2 (Csus2)
DO – RE – SOL
Leggero, indefinito
• Do sus4 (Csus4)
DO – FA – SOL
Sospeso, in movimento
Domande frequenti sugli accordi
Che cos’è un accordo?
È un insieme di tre o più note suonate contemporaneamente che crea un suono armonico e completo.
Come si costruisce un accordo?
Con tre note: fondamentale, terza e quinta. La terza ne definisce il carattere.
Qual è la differenza tra maggiore e minore?
Il maggiore è più luminoso e stabile, il minore è più introspettivo e malinconico.
Un accordo può cambiare durante un brano?
Sì. Può arricchirsi, muoversi, trasformarsi secondo l’emozione.
Gli accordi trasmettono davvero emozioni?
Sempre. Ogni accordo è una scelta espressiva e narrativa.
La musica è un linguaggio
E come tale può essere imparata, vissuta, condivisa.
La Scuola e Accademia di Musica Cluster è attiva a Milano dal 1999 ed è oggi un punto di riferimento per chi vive la musica come linguaggio, condivisione e spazio di espressione.
Con i percorsi Base, Preaccademico e Accademico, accoglie studenti con esigenze, età e obiettivi differenti, in un contesto solido e partecipato, animato da una community viva e appassionata.
I corsi coprono un’ampia varietà di strumenti, generi e approcci attraverso lezioni individuali alle quali si affiancano corsi complementari collettivi che ampliano l’esperienza musicale e nutrono la dimensione collettiva.
FAQ
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